Interporto di Termini Imerese

La realizzazione dell’Interporto di Termini Imerese deriva da un insieme di documenti di pianificazione redatti a livello europeo, nazionale e regionale, in particolare:

  • il Libro Bianco sui trasporti prodotto dalla Commissione Europea (settembre 2001), che, per sostenere l’intermodalità ed individuare soluzioni alternative al “tutto strada”, ha incentivato il programma “Marco Polo”;
  • il Piano Generale dei Trasporti (PGT) del 1986;
  • la legge 240/90, in attuazione degli indirizzi del Piano Generale dei Trasporti del 1986;
  • il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL) del 2001 che ribadisce la necessità di dotare di infrastrutture intermodali l’area milanese, romana e palermitana, individuate come nodi maggiormente congestionati del traffico merci;
  • la Legge Obiettivo (Legge n. 443/2001, “Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attività produttive”, come modificata dalla legge 1 agosto 2002, n. 166 e dal D. Lgs., n. 190/2002), che individua tra le opere “strategiche e di preminente interesse nazionale” che riguardano il sistema dei trasporti siciliano, la realizzazione dell’Interporto di Catania e dell’Interporto di Termini Imerese;
  • il Piano Trasporti della Regione Siciliana.
    Insieme con l’Interporto di Catania, l’Interporto di Termini Imerese realizza la rete interportuale siciliana in cui potere localizzare ed integrare operazioni e processi che genererebbero per l’intera regione un vantaggioso effetto di scala.

Gli obiettivi perseguibili con la realizzazione dell’Interporto di Termini Imerese sono, tra gli altri:

  • razionalizzare i processi di raccolta e distribuzione delle merci, con l'utilizzo di tecniche intermodali;
  • concentrare gli investimenti per fornire una vasta gamma di servizi con elevati standard di qualità, orientati al cliente ed al prodotto, capaci di generare valore aggiunto derivante dall’introduzione dell’intermodalità nell'intera catena logistica;
  • realizzare un’infrastruttura a servizio delle aree di produzione e di consumo della Sicilia occidentale, servita dalle principali infrastrutture stradali, ferroviarie e portuali e strettamente integrata con l’Area di Sviluppo Industriale (ASI) di Palermo;
  • garantire la combinazione dei carichi per successive operazione di trasporto e di inoltro ad altre aree di scambio (hub and spoke), come ad esempio il Nord Europa e verso i porti del Mediterraneo;
  • sviluppare il trasporto ferroviario mediante il potenziamento del trasporto intermodale e delle infrastrutture ad esso connesse e supportare lo sviluppo del trasporto Ro-Ro;
  • contribuire, coerentemente agli indirizzi dei principali documenti di programmazione europei, nazionali e regionali in materia di trasporti, alla riduzione dei livelli di mobilità stradale delle merci;
  • ridurre i costi di trasporto delle merci.

Data di ultima modifica: 15/11/2022